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La neve sovverte le regole, inganna la vista, zittisce il rumore, diffonde la luce. All’inizio sorridi, la guardi dalla finestra, e stai in casa al caldo. Poi la vita continua e sei costretto ad uscire: ti copri, ti scopri, tentenni, saltelli, ti lamenti e gioisci. Se sei piccolo vai a slittare nei campi e trovi le pendenze anche dove non sono mai esistite; se sei adulto, fingendo distacco e noia, ti fermi al primo parcheggio e fai un freno a mano.

La neve in città è un evento, come il patrono, e mi piace quello stato d’allerta, “l’emergenza”, lo sconvolgimento totale di ogni piano e abitudine, le scuole chiudono, la gente al parco ti saluta e sorride.

Con le strade bianche le macchine vanno piano, sono attente e si fermano ad ogni attraversamento; i pedoni invadono le corsie perché i marciapiedi non sono puliti, e si procede tutti su uno stesso tappeto chiaro, anche di notte, che brilla sotto le luci dei lampioni. Ieri sera sono andata al cinema a piedi con alcuni amici ed è stato bellissimo, surreale, anacronistico per chi è abituato a sfrecciare per le vie della periferia in auto, ad ogni ora, per ogni spostamento.

Le nevicate fermano il tempo, ci restituiscono gli spazi urbani mutati, improvvisamente a misura d’uomo, e nessuno se ne stupisce. Tutti vicini, chi guida, chi cammina in compagnia, chi suda cercando di liberarsi il vialetto con il badile, tutti su un unico palcoscenico lucente, senza separazioni, sparti-traffico, o sparti-umori.

Al volante, dopo la prima agitazione, subentra il divertimento di gustarsi il nuovo scenario da vicino. Forse idilliaco perché eccezionale, ma mi piace pensarla così la neve in città, come un momento democratico in cui si rallenta tutti un po’ e ci si guarda attorno, pensando al tragitto anziché alla meta.

2 thoughts on “La neve per esempio

  1. sì, è bello rallentare, passeggiare, smettere di correre…è bella la luce della neve, il suo silenzio, i suoni ovattati, la sua compagnia…una bella nevicata, una bella pausa…

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